L’editing: perché è indispensabile prima della pubblicazione

L’editing è un intervento di alto valore professionale, effettuato da editor capaci e competenti, che viene effettuato sul manoscritto finito, prima che venga impaginato e pubblicato. In casa editrice non c’è libro pubbicato che prima non sia stato attentamente editato. Ne parliamo con Antonella Albertini, autrice di “Luz, nocciolo d’immortalità”.

Intervista ad Antonella Albertini a cura della redazione di ProgettoLibro

“Come si è svolto il percorso di pubblicazione di Luz, nocciolo d’immortalità”?

Parto da un argomento al quale tengo molto: tra me e Roberta Rossi, che ha curato la pubblicazione del mio libro, si è instaurato un sentimento affettuoso che si chiama amicizia, scaturita dall’esperienza entusiasmante della pubblicazione del mio libro autobiografico.

Scritto come un diario nella primavera estate del 2001 e pubblicato nel 2018 da Edizioni Terra marique nel febbario del 2018, dopo una doverosa e costruttiva revisione del testo (editing), senza snaturarne i contenuti.

Perché è nata questa bella amicizia? Per i seguenti motivi cronologici.

Primo incontro in casa editrice, avvenuto dopo un contatto a mezzo mail nell’estate del 2017, con il mio manoscritto sotto braccio, che recava già il titolo con il quale verrà pubblicato.
Manoscritto che avevo fatto rilegare con cura, con tanto di immagini fronte retro della mia esistenza personale, una foto della mia camera da letto di allora con un lettino e un vecchio comò e sul retro la foto di un disegno da me fatto durante le scuole medie.
Cos’è successo di importante che ha fatto scattare in me un sentimento che si è consolidato negli anni in una sentita amicizia per Roberta?
Sono entrata nella sua casa (editrice), nella quale mi sono trovata immediatamente in sintonia e a mio agio. Ho incontrato il suo bel volto giovane e accomodante, che ha rivelato nel tempo ai miei occhi una personalità sfaccettata e molto positiva.

Roberta è una persona seria, motivatissima, colta e capacissima nel suo mestiere, ma è anche alla mano, cordiale e vivace nel portare avanti una trattativa che mi trovava assolutamente impreparata e con pregiudizi nei confronti dei dirigenti di case editrici.

Temevo una donna spietata e rampante, che avrebbe fatto a pezzi il mio scritto e di conseguenza il mio vissuto.

Invece ho incontrato una persona per bene, che ha fatto il suo lavoro a puntino, rispettando profondamente il mio manoscritto e la mia personalità.

Sono seguiti vari incontri, soprattutto via mail, attraverso il percorso di editing e post-editing, necessari per la limatura o scolpitura dell’operazione artistica di pubblicazione del libro.

Nel frattempo Roberta mi ha invitato a partecipare alle presentazioni dei libri di altri autori, sempre in differenti località, così da conoscere più da vicino la realtà della quale, presto, avrei fatto parte.

“Tutto ciò fino alla pubblicazione della tua opera prima”.

Esatto. Il mio libro è stato pubblicato e presentato nel febbraio 2018 in una sala della parrocchia dove vivo, con oltre una cinquantina di partecipanti all’evento e la presenza di Roberta, con la sua famiglia e in avanzata attesa del terzo figlio. Esperienza bellissima, che ha suscitato in me una vistosa soddisfazione.

Da lì sono successe molte cose, di cui conservo un ottimo ricordo: ad esempio, l’ntervista che mi ha fatto la collega di Roberta, Sara Meglioli, e che è ancora visibile su GustaLibro.

Poi il coinvolgimento come giudice nell’ambito del Premio Letterario “Città di Montefiorino”, con una decina di altri autori come me nella veste di scrutatori di nuovi talenti, per un pomeriggio di premiazione nella bellissima cornice della rocca più famosa della montagna modenese. Naturalmente preceduta dall’entusiastica lettura dei differenti manoscritti (migliaia di pagine in qualche mese), che hanno concorso alla premiazione.

In seguito, le professioniste di ProgettoLibro mi hanno affiancata nella costruzione di un bellissimo blog, dedicato alla scrittura e alla lettura, dove ho pubblicato una ventina di recensioni di testi letterari di vari differenti autori, per me imprescindibili.

E oggi questa nuova intervista per parlare di editing.

Come ho già detto, l’editing è stato un passaggio fondamentale prima della pubblicazione del mio libro, che ha così assunto una forma ben definita, fruibile al lettore, non snaturata rispetto alle mie intenzioni narrative.

Tutto questo non ha fatto altro che consolidare la mia amicizia con Roberta, il mio interesse per la letteratura e il mio sogno di continuare a coltivare in qualche modo la mia scrittura. Sempre disponibile a rispondere con prontezza agli stimoli, che ancora Roberta vorrà formularmi.

“Cosa sono per te la scrittura e la lettura?”.

Il modo migliore per sentirmi appassionatamente legata alla mia vita.

Il modo più affascinante e rispettoso per conoscere gli altri e farsi conoscere.

Il modo più stimolante e confacente alla mia natura per tenere viva l’attenzione e agile l’immaginazione.

Il modo per lasciare scaturire il talento con naturalezza, così come è scaturita la mia amicizia con Roberta.

Sono allergica alle palestre e ai giochi di società o di carte, mi annoiano le vane chiacchiere con pseudo amicizie e ho ancora molto tempo per dedicarmi sia alla lettura sia alla scrittura: la mia intenzione è continuare a farlo.

Trama

Il racconto semi-onirico di una quarantenne che si sviluppa nell’arco di un’estate, quella del 2001, tra le difficoltà quotidiane, il lavoro, la psiche, gli altri, nel tentativo di trovare una chiusura del cerchio.

Le alternanze dell’umore si spingono fino a scovare le risposte nella vita che si espande intorno all’io narrante: le persone che ci circondano, i libri che ci scelgono e che si fanno leggere, la Tv, il cinema, la musica e i sogni.

Sempre in compagnia di un’affettuosa cagnolina di nome Rivqa.

Un’opera autobiografica, intensa, sincera, che trova un tentativo di soluzione nella convergenza dello stile di vita dell’autrice con quello di un’illustre protagonista della poesia statunitense, Emily Dickinson.