Come scrivere di sé senza annoiare il lettore

L’autobiografia è un libro pensato e scritto (in prima persona) per raccontare ai lettori i passaggi più significativi della propria storia. Si può ricostruire la propria biografia dalla nascita a oggi, oppure gravitare intorno a un episodio in particolare, collocato in un lasso di tempo circoscritto, ma con approfondimenti che riguardano il prima e il dopo, senza limiti temporali.

Come scrivere di sé senza annoiare il lettore

In letteratura abbiamo numerosissimi esempi di autobiografie, la cui impostazione e il cui taglio narrativo risentono del periodo di riferimento: se durante l’epoca classica, greca e latina, i personaggi famosi, in genere uomini politici, scrivevano la propria autobiografia per difendere il proprio operato pubblico, con il passare dei secoli il genere ha cambiato forma, mettendo al centro dell’attenzione le imprese del protagonista, dall’infanzia all’età adulta e alla vecchiaia.

Scrivere un libro autobiografico sembra un’attività più semplice rispetto alla stesura di un normale romanzo: “basta” infatti riportare le proprie esperienze, ciò che si è vissuto e visto durante la propria vita o in una particolare fase.

In realtà, se è richiesta meno fantasia, resta comunque difficile scrivere un testo che risulti coinvolgente, ben strutturato, forte e credibile.

Scrivere la propria biografia nasconde qualche insidia

Molte persone, pur essendo sicure di avere vissuto situazioni tali da poter essere raccontate in un libro, sono titubanti a cimentarsi in un progetto simile perché poco convinte che possa coinvolgere a pieno il lettore.

Dubbio legittimo, facilmente risolvibile con una buona progettazione di ciò che si andrà a scrivere. Ciò significa, come primo passo, definire quale taglio dare al proprio racconto: più o meno cronologico, più o meno intimistico, più o meno confidenziale, più o meno romanzato.

Come deciderlo?

A mio parere, qualsiasi scelta abbia a che fare con la scrittura della propria autobiografia deve rispondere agli aspetti del proprio carattere: più il libro rispecchia l’indole dell’autore, più avrà speranza di successo.
Mi spiego meglio: se una persona è di natura riservata, gli verrà più semplice dedicarsi a una ricostruzione storica e analitica dei fatti che lo riguardano, senza “dialogare” con il proprio lettore. Se è invece propenso a relazioni intense e al confronto, gli sarà più facile scavare nel proprio vissuto, per coinvolgervi il lettore.

Quindi è bene evitare, fin dalla fase progettuale, qualsiasi forzatura rispetto al proprio carattere e alla propria personalità, con il rischio di non sentirsi a proprio agio con ciò che si sta scrivendo.

Il rischio della cronaca

Uno degli errori più comuni quando si scrive un’autobiografia è cadere nella trappola del racconto cronachistico: una sequenza piatta di eventi, date e fatti che rischia di trasformarsi in un elenco noioso, privo di emozione e significato.

Questo tipo di narrazione può risultare negativa e sterile, allontanando il lettore invece di coinvolgerlo. Scrivere di sé non significa raccontare tutto. Meglio individuare momenti simbolici, svolte significative, cambiamenti formativi o episodi di comprensione profonda. Sono questi i punti di luce capaci di far emergere una storia autentica, che tocca chi legge e lascia il segno.

Il rischio della cronaca

Uno degli errori più comuni quando si scrive un’autobiografia è cadere nella trappola del racconto cronachistico: una sequenza piatta di eventi, date e fatti che rischia di trasformarsi in un elenco noioso, privo di emozione e significato.

Questo tipo di narrazione può risultare negativa e sterile, allontanando il lettore invece di coinvolgerlo. Scrivere di sé non significa raccontare tutto. Meglio individuare momenti simbolici, svolte significative, cambiamenti formativi o episodi di comprensione profonda. Sono questi i punti di luce capaci di far emergere una storia autentica, che tocca chi legge e lascia il segno.

Non sai da dove iniziare?

Possiamo aiutarti a trasformare la tua autobiografia in un racconto avvincente e ben costruito.
Hai due possibilità:

  • Editing con affiancamento: lavoriamo insieme al tuo testo, aiutandoti a scegliere cosa raccontare e come farlo emergere al meglio, passo dopo passo.

  • Ghostwriting: ci racconti la tua storia e ci occupiamo noi della scrittura, restituendoti un testo che ti rappresenta e coinvolge chi legge.

Contattaci per capire quale percorso è più adatto a te. La tua storia merita di essere raccontata nel modo giusto.